In un agile opuscolo di sole 32 pagine, sono racchiuse e porte al pubblico dei lettori attenti alle (belle) cose dell’arte e della sua storia, un gran numero di nuove notizie e attribuzioni relative alla produzione artistica di e per quel piccolo gioello che è Pescocostanzo, la più sorprendente, ricca e blasonata “città d’arte” dell’Appennino. Grazie agli studi e alle ricerche di Floriana Conte, una giovane ma affermatissima storica dell’arte, si riconducono infatti a Pescocostanzo e alle sue grandi famiglie imprenditoriali le vicende di un notissimo quadro di Massimo Stanzione, chegetta nuova luce e importantissima testimonianza storica sia sulle produzioni orafe che di merletto al tombolo locali. Una piccola “gemma” da non perdere!
MONILI E MERLETTI DI PESCOCOSTANZO NELLA PITTURA DEL ’600
€4.75
In un agile opuscolo di sole 32 pagine, sono racchiuse e porte al pubblico dei lettori attenti alle (belle) cose dell’arte e della sua storia, un gran numero di nuove notizie e attribuzioni relative alla produzione artistica di e per quel piccolo gioello che è Pescocostanzo, la più sorprendente, ricca e blasonata “città d’arte” dell’Appennino. Grazie agli studi e alle ricerche di Floriana Conte, una giovane ma affermatissima storica dell’arte, si riconducono infatti a Pescocostanzo e alle sue grandi famiglie imprenditoriali le vicende di un notissimo quadro di Massimo Stanzione, chegetta nuova luce e importantissima testimonianza storica sia sulle produzioni orafe che di merletto al tombolo locali. Una piccola “gemma” da non perdere!
Dimensioni | 17 × 24 cm |
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Autore/i | AA.VV |
Pagine | 32 |
Testi | italiano |
Illustrazioni | 25 illustrazioni a colori, legato con spillatura |
Confezione | Legatura in tela con sovracopertina e custodia rilegata e illustrata |
ISBN | 978-88-501-0288-4 |
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